2050 Archifest – abitare il mondo altrimenti è un progetto culturale realizzato per il Comune di Colle di Val d’Elsa e vincitore, insieme a Bari, Cagliari, Favara, Ivrea, Reggio Emilia e Roma, del Bando “Festival dell’Architettura” indetto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC.
Dopo il rinvio a causa dell’emergenza sanitaria, l’evento si è tenuto dal 24 Settembre al 4 Ottobre 2020.
2050 ArchiFest – abitare il mondo altrimenti ha promosso la cultura intorno al patrimonio architettonico delle piccole città, la dimensione urbana del possibile, e ha voluto far riscoprire ai cittadini come l’architettura, in modo rivoluzionario e profondamente etico, può dare forma al sentire collettivo ed essere espressione della comunità, di un popolo, di una città, di un paesaggio, di una storia.
Come saranno le nostre città nel 2050?
È la domanda che ci siamo posti con il Festival di Colle di Val d’Elsa 2050 Archifest – abitare il mondo altrimenti. Con un nutrito programma di seminari, incontri, laboratori, performance ed eventi, per 10 giorni, Colle di Val d’Elsa è stata al centro del dibattito sul futuro delle città, promuovendo la conoscenza dell’architettura soprattutto tra i cittadini, coinvolgendo il grande pubblico nelle tematiche della città contemporanea sempre più inclusiva, sicura, duratura e sostenibile, nella divulgazione delle buone pratiche della rigenerazione urbana, dell’innovazione sociale e dell’amministrazione condivisa, valorizzando il ruolo attivo del cittadino, per costruire comunità resilienti, eque e vitali.
L’evento ha permesso di far rivivere la piazza coperta che Giovanni Michelucci ha regalato alla città, progettando la sede della Banca Monte dei Paschi di Siena, quasi a realizzare il sogno dell'architetto di “veder mutato, cambiato, trasfigurato dalla vita quel che ho costruito. E quel che ho studiato come banca o come chiesa, ritrovarlo mercato o biblioteca o centro sociale, o quel che il tempo avesse deliberato.” Nei giorni del Festival i cittadini hanno riscoperto una parte di città e hanno potuto comprendere il potenziale inespresso di questa piazza come luogo di incontro e di dialogo per la collettività.
"Recuperare la dimensione collettiva del progetto che dia un senso al nostro agire quotidiano è in fondo l’unica promessa di futuro. In questa dimensione collettiva risiede la felicità dell'uomo. Quella felicità che Giovanni Michelucci ci invita a provare diventando angeli per cambiare il mondo e rendere i luoghi pieni di vita. Una riflessione più che mai attuale sul senso e sul ruolo etico, civile e morale dell’architettura e sulla necessità di modelli urbani più sostenibili e attenti a “far posto creando spazio”.
Questa crisi ci insegna tante cose e ci invita ad una rivoluzione culturale di coscienza e di conoscenza. Bisogna guardare in modo completamente nuovo al futuro e farlo con coraggio. Come ci raccontava un altro grande maestro, Enzo Tiezzi, ci vuole il coraggio dell’avventura, capace di aprire la porta e entrare in altre storie, storie di complessità e di incertezza, di scarsità e di indeterminazione. Storie non necessariamente brutte."
Questa crisi ci insegna tante cose e ci invita ad una rivoluzione culturale di coscienza e di conoscenza. Bisogna guardare in modo completamente nuovo al futuro e farlo con coraggio. Come ci raccontava un altro grande maestro, Enzo Tiezzi, ci vuole il coraggio dell’avventura, capace di aprire la porta e entrare in altre storie, storie di complessità e di incertezza, di scarsità e di indeterminazione. Storie non necessariamente brutte."
Francesca Ameglio, Direttrice di ArchiFest
Partners del progetto/Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura (DIDA), Università degli Studi di Siena – Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente (DFSA), Terre di Siena LAB, Semi di Rigenerazione, Culture Attive, The B-side e Motus.
Partner istituzionale/Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Siena
Direzione artistica e coordinamento generale/ Francesca Ameglio
Segreteria organizzativa/ Hagar Elshami
Comitato scientifico/ Michela Ekstrom, Domenico Faraco, Martina Marolda, Riccardo Maria Pulselli, Giada Scoglio e la collaborazione di Andrea Aleardi di Fondazione Michelucci.
Ha ricevuto il patrocinio di Regione Toscana, Anci Toscana, ENEA, Fondazione Giovanni Michelucci e Federazione Architetti PPC Toscani, ANCE Siena, Ordine degli Ingegneri e i Collegi dei Geometri e Periti Industriali della Provincia di Siena.
Hanno aderito all’iniziativa Fondazione Musei Senesi, Comune di Poggibonsi, Comune di San Gimignano, ITS Energia e Ambiente e le scuole della città.
Archifest è stato inserito nel programma degli eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 di ASVIS Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile.
foto Ambra Lorenzetti