Sotto un cielo luminoso la piazza diventa un “pieno”. Un piano obliquo con le sue pendenze, la sua superficie, la sua materia contanimato solo da piccole sedute che si sistemano liberamente lungo il perimetro: in prossimità delle botteghe, affianco ai portoni e di fronte alla chiesa e alla fontanella, a memoria del tempo in cui era l’unica fonte di acqua potabile per gli abitanti della città. Sono le “sedie all’uscio”che ancora si vedono nei nostri centri storici, dove gli anziani amano sedersi per guardare, conversare o semplicemente prendere un po’ di aria fresca nelle giornate estive.
Solo difronte alla chiesa, quasi a disegnare il “sacrato” alcune sedie fanno un “giro tondo” in mezzo alla piazza.
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